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      Gli uomini inconsueti allo sguardo lungo nelle storie sbigottiscono del presente; chi poi ha per costume speculare nei tempi tocca con mano come la Provvidenza, o vuoi ordine segreto delle cose mantenga il mondo in perpetua vicenda cavando dal male il bene, ed anco pur troppo dal bene il male dove questo o giunga inopportuno ovvero offenda co' modi; però dallo eccesso della depravazione romana ecco uscirne la necessità della riforma; troppo presto arrivarono i martiri di Basilea, e troppo presto altresì Girolamo Savonarola, nè buono in tutto, nè sacro; chè presumendo ritemprare la gente con la esagerazione della beghineria si tolse a compagno della opera l'errore, non già la sapienza, inoltre ricorrendo ai miracoli dimostrò tre cose, una anco a mente dei creduli, e fu la prosunzione di tentare Dio ad operare miracoli per lui; le altre al cospetto della filosofia la quale giudica così, o egli ci aveva fede, ed era grullo, o non ce l'aveva, ed era ciurmatore: anco cotesto avviticchiare la religione con la politica non va, nè può andare a sangue ai prudenti: per ultimo spietato fu col Gonfaloniere Bernardo del Nero, e i quattro cittadini messi a morte dirittamente forse, ma in ispregio della legge dal medesimo frate proposta, ed a insinuazione di lui decretata: nè si opponga, ch'ei se ne stette a parte, imperciocchè questo al contrario lo aggrava, avendo lasciato fare i suoi fazionari cui egli avria di leggeri potuto impedire; ma non importa, il ragno dopo sette volte cessa ordire la sua tela la umanità non ismette mai; tra poco verrà Lutero.


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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno
1864 pagine 838

   





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