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      - Questi partiti mezzani in ogni contesa vengono a galla: accarezzati da tutti inorgogliscono scambiando per autorità propria la peritanza dei partiti estremi di venire impreparati a mezza spada; e per loro speciale sapienza la tregua, che precede le procelle così fisiche come morali. - Nè anco gli uomini i quali formano siffatti partiti durano lungamente insieme essendo legati fra loro da comune paura, non già da passioni, o concetti comuni; così vero questo, che le consorterie mezzane, cessato il terrore che le tenne unite, si screpolano in frammenti, e si osteggiano a morte. Si provano poi sempre funeste a sè stesse, ed a cui vogliono tutelare, perchè, concedendo, crescono baldanza al nemico, e scemano credito all'amico; quello non contentano, all'opposto inviperiscono, questo debilitano e rendono male soddisfatto. - I moderati religiosi, per ciò che spetta a dottrina dommatica, si trovavano rasentare i luterani, e potremmo anco dire luterani erano senza accorgersene, mentre col sostenere la unità della Chiesa, la venerazione del Papa, e la più parte dei riti cattolici non potevano accordarsi co' seguaci di Lutero: e spesso quello che maggiormente importa non è ciò che più divide, comecchè la supremazia papale presenti scoglio dove rompe ogni composizione.
      Considerate la inanità della dottrina di questa Consorteria esposta da Gaspare Contarini uomo del tutto degno di reverenza: "è legge di Libertà, egli predica, la legge di Cristo; a ragione i luterani vituperano come servitù di Babilonia starsi soggetti alla pretensione esorbitante del Papa di pigliare la propria volontà a norma unica di costituire od annullare il diritto positivo.


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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno
1864 pagine 838

   





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