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      Tutti gli altri empì di prebende e di benefizi; nel dare quattrini poi questo Papa parve rovesciasse la cassetta, e ne scotesse il fondo; ma il guaio che mise da capo a soqquadro la cristianità fu la promessa di rendere Parma ai Farnesi; e questo attenne, anzi Cammillo Orsino nicchiando a consegnarla sotto colore, che ci aveva speso ventimila scudi di suo per difenderla, il Papa glieli mandò liberandosi dalla avara fedeltà di cotesto soldato, nè si fermò qui, chè si obbligò eziandio pagare ad Ottavio Farnese duemila ducati il mese perchè la difendesse. Ottavio poi non solo intendeva difendere Parma, ma sì anco ripigliare Piacenza, mentre Ferrante Gonzaga tornato ai suoi primi odi contro i Farnesi gl'insidiava il Parmigiano, e il Papa ormai di danari si trovava al verde. Ottavio andato a Roma per soccorso senti rispondersi che non solo doveva deporre la speranza di aiuti, ma renunziare alla pensione dei due mila scudi mensili; allora egli più volte chiese, e più volte il Papa gli concesse di legarsi con qual Principe più gli paresse spediente a sostenerlo incolume dagli assalti di Spagna. In quei tempi in fatti di leghe non vi era luogo a scelta, o con la Francia, o con l'Austria, dacché gli altri potentati o con questa o con quell'altra si azzoccassero: di fatti Ottavio si accosta a Enrico II, che lo accoglie a braccia quadre, e pone sopra lui il fondamento della prossima guerra; pigliò ai suoi stipendi il presidio di Parma, e i soldati francesi tornarono a rovesciarsi nel bel mezzo d'Italia.


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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno
1864 pagine 838

   





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