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      Esorta il Papa con coteste lettere il re di Spagna e il Duca di Alva a sovvenire il re di Francia per disperdere gli eretici; nell'ottobre del 1567 avventa lettere di fuoco a Luigi Gonzaga duca di Nevers, a Girolamo Priuli doge di Venezia, al duca Emanuele Filiberto perchè le mani loro uniscano a quelle di Carlo IX e di Caterina dei Medici per torre via dal mondo gli ugonotti. Al Cardinale di Armagnac governatore di Avignone manda confischi senza remissione tutti i beni degli eretici, e non ne renda particola ai congiunti loro comecchè buoni cattolici(152): a quello di Lorena suo legato in Francia palesa il rovello, che ciò non sia stato a punto eseguito, dacchè la paura di ridurre i suoi cari nella miseria avrà virtù di trattenere i vacillanti,
      Dopo la battaglia di Giarnae esorta Carlo IX a rammentarsi Saulle; costui in onta al comando di Dio, manifestatogli mediante il sacerdote Samuele, non trucidava l'universo popolo Amalecita; sentì di qualcheduno misericordia, e lo salvò, onde in pena di questo orribile misfatto più tardi perse il regno e la vita: esempio che ogni re deve tenersi davanti agli occhi, perchè impari che trascurando la vendetta degli oltraggi di Dio, questi non volga contro lui l'ira, e il gastigo. Nel giorno medesimo scrive alla dilettissima figliuola in Gesù Cristo Caterina dei Medici: badi bene a non tentennare, non si rimanga, finchè gli eretici non sieno spenti tutti (deletis omnibus). Da capo a Caterina, al re, a tutti perchè s'impietrino e la vendetta inesorabile empia di terrore la Francia: lo esempio di Saulle parendogli proprio al caso ecco lo rinnuova scrivendo al duca di Angiò, facendogli sapere, che Dio lo rese vittorioso appunto perchè sgozzasse quanti gli capitavano sotto: e stringendo tutto in una parola dirò, che gli occhi dopo lette l'epistole di cotesto santo vedono cosa dintorno colore di sangue.


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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno
1864 pagine 838

   





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