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      Oltre gli umori tra nobili, e borghesi una mala peste ingombrava le campagne, ed erano le famiglie di contadini collegate fra loro a modo di tribù; anch'esse assumevano nome di guelfe e ghibelline, ma agevolmente lo mutavano; in questo solo ferme, saccheggiare più, che potessero: non importa dirne il nome, basta la infamia; e di queste ai preti resse il cuore valersi per rendere subietti cui in loro fidò; nè ai tempi nostri i Prelati romani diversi; solo tu vogli ricordare le centurie di Gregorio XVI, e i masnadieri benedetti di Pio IX.
      Talora o perchè si sentissero stringere troppo o per quale altra causa i municipi si rivoltavano, e collegati insieme si opponevano alla crescente tirannide; qualche volta anco soli, e la storia ricorda Ravenna, la quale dichiarò volersi dare ai Turchi piuttostochè patire la pretesca oppressura. Faenza, pontificando Lione X, cacciò via gli Svizzeri, i quali comecchè valorosissimi fossero, ebbero di catti fuggirsene, tanto può la pazienza offesa del popolo; in pari modo il popolo d'Jesi, assalito e vinto il governatore papalino esigente cose improntissime, lo bandiva dalle mura; però da queste sommosse non ne usciva libertà, sibbene raddoppiata tirannide, onde sovente sorse ragionevole sospetto i preti le provocassero per cavarne argomento ad opprimere. Di fatti, Ancona pagava al Papa tenuissimo censo; crescendo ella pei commerci a florido stato, di un tratto glielo crebbe; il quale aggravio da lei non si comportando ruppe a rivolta, ed assaltato il castello lo prese; si venne agli accordi, ma Clemente VII trucidatore della libertà della sua Patria, non era uomo di certo da rispettare quella di Ancona; sotto presto di difenderla dai Turchi fabbrica la cittadella; non anco condotta a termine alla sprovvista manda fanti, e cavalli ad occupare una porta della città; poi il condottiero delle armi va difilato al palazzo degli anziani, e significa loro che il Papa vale e vuole regnare assoluto: gli anziani piegano il collo e spulezzano; alla città è messo un duro freno a rodere Benedetto Accolti legato piglia in appalto l'entrate di Ancona per 20,000 Scudi all'anno: ordine questo, che praticato un dì nelle terre della Chiesa, dei Turchi oggi vediamo accolto eziandio dai governatori del regno italico.


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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno
1864 pagine 838

   





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