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      Mirate Gregorio XIII che seduto in trono accetta dalla Lega la spaventosa offerta del capo di Coligny. Quando Enrico IV pretendeva come suo retaggio il trono di Francia, Gregorio XIV ci spedisce contro un esercito, e Clemente VIII ci comanda di pigliarcelo per Re. Prorompe la Fronda, ed Innocenzo X protegge il cardinale di Retz. Innocenzo XII benedice i carnefici delle Cevenne, ed allorchè le bambinesche liti del giansenismo guastavano le menti, la voce di un prete straniero, Clemente IX, entra di mezzo a scompigliare, e inasprire."
      Napoleone trovando creato un nuovo Papa se ne valse, come Carlomagno, per consacrare il delitto; l'uno l'altro ingannò; l'uno l'altro tradì: se vuoi penetrare dentro le viscere del Concordato leggilo nell'Apologia del Foscolo, e confronta con la saccente vulgarità in proposito del Thiers compilatore senza più dei sofismi bindolissimi del Bonaparte.
      Il Thiers, che la Francia pregia per uomo grande, in Italia, misurandolo per di dentro, e per di fuori, lo trovarono pari così nella materia, come nello spirito; anzi in questo più breve. Il Papa credeva avvantaggiarsi leccando, e invece non fa civanzo co' Francesi, e con cui li comanda se non mostri loro i denti. Napoleone un bel dì (egli aveva allora allora vinto ad Osterlizza) scrisse al Papa lui essere lo Imperatore di Roma e suo padrone, però si dichiari nemico dei suoi nemici, conceda il matrimonio ai preti, abolisca gli ordini monastici, affranchi l'episcopato dalla sede pontificia, e accetti il codice civile.


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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno
1864 pagine 838

   





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