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      Causa vera del consenso alla partenza dello esercito questa, che egli sperò votare in quel modo la città dei rompicolli; allontanati i cani egli fidava rimanessero a casa i montoni; garba cotanto ai preti chiamare, e provare i popoli greggi! Così vero questo, che anco dopo la partenza dello esercito continuando l'agitazione Pio IX ebbe ad esclamare ingenuo: "o non mi avevano detto, ch'erano partiti tutti!" Pertanto il prete così argomentava toccandosi le dita: o muoiono tutti per febbre, o per ferro nemico, ed è tanto di guadagnato, ovvero vincono, ed io mi avvantaggerò per avere trovato un ripiego, comecchè padre di tutti, per avere contribuito alle guerre patrie con i miei sudditi, e con la mia pecunia: breve: muoiono; e il prete pagato ne suffragherà l'anima: tornano disfatti; e il prete si rifarà delle passate amarezze tribolandoli come ribelli: se vittoriosi il prete li condurrà in Chiesa a cantare il Te deum, e li ciurmerà campioni elettissimi della Santa madre Chiesa Cattolica.
      Per meglio comprendere la doppiezza di Pio IX vuolsi sapere, che il Generale Durando arrivato sul Po con gli ordini di non traghettarlo sentendosi vinto così dall'ardore dei suoi soldati la più parte volontari, come dalla forza dei successi domandò ordini precisi di quello si avesse a fare. e gli venne risposto: "faccia quanto reputerà necessario alla tranquillità, ed alla quiete dello stato." Ora se cotesto comento importa deroga agli ordini, che si volevano mantenuti non doveva trasmettersi; se non importa deroga bisognava spiegarsi più aperto.


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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno
1864 pagine 838

   





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