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      Altri notò e bene quanto malvagio partito fosse quello di mettere a capo di una divisione due Generali pari in grado permanente, all'uno dei quali si conferiva il supremo comando; di fatti indi a poco il Garibaldi si faceva cedere dal Morrocchetti anco il comando della vanguardia, dissidente o non consapevole il Rosselli, e certo questo fu grave fallo del Garibaldi: non importa ricordare qui gli esempi rigidissimi co' quali i Romani mantennero la disciplina, imperciocchè ogni uomo comecchè imperito di milizia vada persuaso come senza disciplina si abbiano torme di predoni non già soldati; ed io per quanta reverenza porti al Garibaldi non posso difenderlo dalla colpa commessa; lui scusano l'amore immenso per la Patria, l'anima ardente di sacro entusiasmo, ed il sentimento del sapere e del potere, e tuttavolta la colpa rimane.
      Chiunque vuol conoscere come fossero disposti i Napoletani può cavarsene la voglia leggendolo nell'Hoffstetter, e nel Torre, ma in questo meglio che nel primo, il quale assai mi ha l'aria di arruffone e di millantatore; al mio bisogno basta esporre, che i nostri instando sul centro del nemico avrebbero fatta mala prova sempre, perchè difficile vincerlo in questo lato difeso stupendamente dalla natura e dall'arte, e quando vinto egli poteva ritirarsi senza una molestia al mondo; nè compariva più savio partito assalirlo al fianco sinistro, dacchè il nemico poteva ripiegare l'ala sul centro, e noi inoltrati circuire col centro stesso disteso dietro le nostre spalle, costringendoci a deporre le armi, ovvero a morire senza pro; ottimo avviso battagliare dal lato destro, dacchè qui il terreno montuoso si adattasse meglio al modo di combattere scompigliato dei nostri, i quali arieno potuto esercitare la prestanza individua, mentre per converso il nemico poco vantaggio o punto avrebbe cavato dalla sua disciplina; oltre questa occorrevano altre ragioni e del pari gagliarde, che per istudio di brevità si tacciono.


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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno
1864 pagine 838

   





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