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      O che me ne importa? O che fa averne di fronte quattro od otto? Su giovanotti alla carriera." Ed egli via a precipizio; comecchè fosse cavaliere se non unico raro, pure montando certa cavalla inglese ardentissima storna di pelame, appena gli riusciva tenerla agguantando con le due mani la briglia; a quella guisa correndo primo e solo andò a dare di fronte nella cavalleria napoletana. Il Colonnello di quella vecchio di anni e di mestiere facendosi cuore gli si avventò contro menandogli un gran fendente sul petto il quale per ventura non lo arrivò; Masina allora abbandona le briglie, e trae in un attimo la sciabola tenendola voltata e ferma al collo nemico; la cavalla libera scorre via come saetta, il colpo coglie fulminando il Colonnello, che rovesciato a terra perde la vita. Il Sacchi nelle sue memorie afferma che il Masina trapassasse il Colonnello napoletano con un colpo di lancia, ma non è vero, chè egli non andava armato di lancia in cotesta congiuntura. Ora mentre il Masina tutto bollente si volge per incorare i suoi ecco si trova solo, imperciocchè i suoi lancieri, essendosi appressati ai nemici, e scorto com'essi di cinque volte e sei li superassero, e subito dopo venissero le fanterie a battaglioni, invilirono; presi da paura voltate le groppe fuggono. Il Generale Sacchi ne incolpa i cavalli sbrigliati, non assueti alla vampa ed allo strepito delle armi, ed è menzogna pietosa: i lancieri del Masina sotto Velletri scapparono abbandonando il Capitano a morte quasi sicura; ed anco peggio essi fecero se pure peggio si poteva, imperciocchè il Garibaldi pensando che il suo aspetto bastasse ad arrestarne la fuga, si pose col cavallo di fianco traverso la strada, e seco lui il moro Aguiar; ma lo aspetto non valse, nè il grido, nè il cenno, chè via trascorrendo lui, e il moro mandano sossopra, alcuni in essi inciampando rotolano per terra, onde in breve cotesto luogo fu ingombro da un mucchio di cavalieri caduti, e di cavalli.


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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno
1864 pagine 838

   





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