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      Corrono diciassette anni dopo quella morte e noi proseguiamo affranti cotesto fine supremo del viver nostro, che ogni giorno più ci sfuma davanti; miserrimo fato è il nostro, prima avemmo gli uomini e ci mancarono le cose, oggi le cose sovvengono, e ci fanno difetto gli uomini.
      Tra i morti trovo Sivori, e Canepa ufficiali di Montevideo Genovesi, Borelli di Mantova, Rasori di Soresina, Falgari di Romagna; Boldrini Cesare, in cui non sapevi che cosa tu avessi a lodare maggiormente o la umanità, o la scienza, o lo amore smisurato verso la Italia, vi rimase ferito e poichè egli aveva votato la sua vita alla Patria sciolse il voto a Maddaloni undici anni più tardi combattendo con fortuna migliore per la Italia, più dolente per lui. Gruppi di soldato a Montevideo diventato capitano a Roma stramazzò ferito, ma potè rilevarsi e vivere, e così pure Bassano Bignami di Mantova sempre presente a tutte le patrie battaglie finchè si spense rifinito dalle fatiche nel 1859 formando parte dei Cacciatori delle Alpi.
      Allorchè il pro' Daverio tentando un disperato assalto alla villa Corsini con una mano di eroi, rimase spento a mezzo del viale con una palla in mezzo del petto, cadde l'animo un'altra volta ai soldati, e sgomentatisi si volsero con frettolosi passi verso la porta San Pancrazio, la quale cosa notata dal Garibaldi via precorrendo si pose fra la porta, ed i fuggenti a cui quando furono vicini favellò con parole vibrate: "voi avete sbagliato strada; non è per di qua, che si va a combattere il nemico.


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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno
1864 pagine 838

   





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