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      - Io proseguii, e mutati appena duegento passi una voce si fece sentire che domandō: ętes-vous franįais? Ed io senza gingillare ai miei: "fuoco!" Cotesta risolutezza ci salvō, perchč ne surse un diavolėo di moschettate da altre parti, e noi potemmo non curati salvarci senza morti, come senza ferite."
      Nč al Garibaldi solo parve incredibile il fatto, ma alla pių parte dei suoi, segnatamente a quella anima virtuosa di virtų antica Ugo Bassi. - Adesso del Bassi veruno parla come pur si dovrebbe: troppi morti ci domandano ricordo e compianto, e poichč tutti in affetto sono pari cosė non si distinguono, e non si possono distinguere: ma il Tempo agita continuo il ventilabro, e lo sceveramento si opera necessario; pių tardi verrā chi di lui amoroso ricerchi, ed arguto ragioni: singolare miscela fu di due nature non pure diverse ma contrarie, ora avvampante, ora riserbato e freddo, tra pochi timido, male e scarso favellatore; tra molti turbine di parole, e temerario; quando sentiva strepito di cannone, o di moschetti non si poteva tenere, e gli era forza avventarsi lā in mezzo al fumo, e al fuoco senza nč manco sapere, che cosa ci andasse a fare: che cosa lo reggesse davvero non si sapeva, poco si nudriva, meno beveva, di rado lo visitava il sonno: sottile e pallido e tuttavia infaticabile, e di nervi gagliardo. Quando sovveniva qualche caduto poteva scoppiargli una bomba accanto non che ci si fosse mosso, non l'avrebbe nč anco sentita. Certo dė cavalcando in compagnia del Garibaldi casca vicino a loro una bomba; potevano sottrarsi al pericolo con la fuga, ma il prode uomo non ci pensa nemmeno; in un'attimo č sceso, strappa la spoletta, la spenge, ed impedisce, che scoppiando danneggi altrui e sč. Il Garibaldi frugatosi nelle tasche ne cavō un baiocco e sorridendo gli disse: "piglia, questa č la decorazione, che sola puō darti il capitano del popolo.


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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno
1864 pagine 838

   





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