(63) Scritti inediti di N. Macchiavelli risguardanti la storia e la milizia, illustrati da G. Canestrini.
      (64) Op. cit. p. 6. cap. 3.
      (65) Lettere alla rep. di Venezia dell'Oratore Cav. C. Capello, Firenze 26 Novembre 1529.
      (66) I suoi soldati un dì sorpresi da lui su l'atto di rubare un maiale senza turbarsi gli dissero seriamente: "Generale, lo rubavamo per voi." E il Rusca non meno seriamente rispose: "io non ho bisogno che alcuno rubi per me." Che sia benedetto! almeno non si nascondeva, all'opposto lo bandiva da se; di vero trovandosi a mensa con parecchi ufficiali ecco arrivare il fattorino della posta con lettere per parecchi fra loro; chiestasi e data scambievolmente licenza le lessero e trovarono come Napoleone desse ad ognuno o pensione annua, o dono; anche il Rusca ebbe la lettera e ci trovò lodi molte, e quattrini punti di che seco lui dolendosi i commilitoni egli gl'interruppe dicendo: "Ma no, signori, lo imperatore ha operato da quel savio uomo ch'egli è; ei sa benissimo che il fatto mio lo so fare da me!"
      (67) Lib. 5. c. 54.
      (68) Goëthe, Viaggio in Italia. 2. Parte.
      (69) Canto IV del Pellegrinaggio del Fanciullo Aroldo.
      (70) Petrarca.
      (71) Lex. 14. Cod: de Adv: diversorum Judiciorum.
      (72) "Romae simulacrum ex aere factum Cereri primum reperio ex peculio Sp. Cassio quem regnum affectantem pater ejus interemerat." PLIN. lib. 3 4. Cap. 4.
      (73) Quando il gran Scipio dalla ingrata terra,
      Che gli fu Patria, e il cener suo non ebbe,
      Esule illustre si partia, qual debbeUom, che maschia virtude in sè rinserra;