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      Intesi dire pel vicinato ch'egli in sua gioventų s'era fatto reo di molti omicidii, e di altre male opere; ed ora che sentiva con la vecchiezza avvicinarsi la morte, il pentimento gli aveva toccato il cuore, e gli si era cacciato addosso una súbita paura del demonio.... e voi, signor cavaliere, non temete il demonio?"
      Si temono esse le vecchie amicizie?
      Deh via! non offendete il povero, ch'egli č il protetto del Signore; lasciatemi pel mio cammino; io pregherō quanto pių posso per voi.... non siete un'anima cristiana? perchč volete perder la mia che vi č sorella in Cristo?
      Nego minoremrispose il masnadiere. "Prima di tutto, perchč il tuo argomento camminasse, si vorrebbe dimostrare che tu ne abbi una. Ma via, poniamolo come provato: o tu l'hai buona, o tu l'hai trista; se buona, che cosa ha questa vita che ti piaccia? ella č una trama di angoscie, il mondo una fossa di fiere; nč a te solo sarebbe concesso mutare la tua specie; questa č opera divina; non ti rimane che piangerla. Godi dunque di accostarti al Principio di tutte le perfezioni, godi di andare quanto pių puoi veloce a godere il retaggio della gioia che il tuo Signore ti ha promesso. Se ella č trista, lo scellerato ha stretto un contratto con la innocenza; questa gli ha venduto il delitto, quello le ha promesso il prezzo della pena, ed io me ne faccio il suo esattore."
      E chi vi ha dato questo diritto su la mia vita?
      La forza, fratello, la forza. E pensi tu, che quando mi avranno preso, e, secondo i costumi del paese, arso, o impiccato, o sotterrato vivo a nome delle leggi, per volere di un potente Dei gratia, con una sentenza fatta per filo e per segno in nome di Dio, amen, piena di citazioni d'Irnerio, di Bulgaro, e simili baccalari, che ci avranno proprio che fare come Pilato nel Credo, avranno in sostanza migliore diritto che questo?


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La battaglia di Benevento
Storia del secolo XIII
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze
1852 pagine 699

   





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