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      Intanto venitemi presso senza timore, se volete che io termini di affibbiarvi l'usbergo; o più tosto, se volete seguire una volta un buon consiglio, che ve lo tolga da dosso, perchè, permanendo ancora qualche giorno, possiate ricuperare affatto la vostra salute.
      Rogiero ravvicinatosi a Beltramo gli ordinava seguitasse ad armarlo; e allorchè di tanto in tanto il ferro, accostandosi su le mal rimarginate ferite, lo pungeva di acri trafitte, non più, come dianzi, dubitava di tradimento, ma esalava il concetto dolore con un gemito ammezzato tra i denti: allora Beltramo si rimaneva, e alzava gli occhi per riguardarlo: – la espressione dello spasimo era già dileguata dal volto di Rogiero, e compariva composto in certa impassibilità maestosa, che nè pareva nè era propria della sua natura, ma chiamatavi a forza, e a forza costretta a rimanervi da un senso magnanimo di alterezza; il che faceva cosa stupenda, e a un punto compassionevole a vedersi.
      Quando,
      continuava a dire Rogiero, "quando ritornerà messer Ghino, gli dirai, che da poi la nostra natura è così vile, che al racconto dell'altrui disastro il proprio o tace, o diminuisce, tolga argomento dai miei casi di consolarsi dei suoi, i quali in proporzione dei miei sono giuochi da fanciulli; gli dirai ch'io fuggo per non attristarlo con una terribile storia, se veramente mi ama, e per non farlo godere, se finge.... o invece, e farai meglio, non dirgli nulla: dalle mie vicende non può derivarne che male; per esse sarà noto che non giova onestà, non giova costanza, – l'amore, la carità, e ogni altra magnanima passione, non giovano; che una forza alla quale non ci è concesso resistere ci strascina; che non vive uomo il quale possa vantarsi incolpevole, – e se lo fa, è stolto; e se l'occasione gli si presenta, la sua anima darà una mentita a sè stessa; cose in somma che sarebbe pur meglio ignorare, la scienza delle quali prostra le menti invece di suscitarle, e le fa gemere sotto il peso della umanità, come schiavo per la gravezza del travaglio assegnato.


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La battaglia di Benevento
Storia del secolo XIII
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze
1852 pagine 699

   





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