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      Crescevano attorno le risa, i motti moltiplicavansi infiniti: d'Angalone mal destro a quella battaglia di epigrammi, conoscendo che per uno ne aveva cento, gravemente tollerando lo strazio, non vedendo nè ascoltando più nulla, trasportato dall'impeto alza la mano stretta, e lascia andare così pesante colpo sul volto dell'Amira, che sente spezzarglisi sotto il tenerume del naso, dove per avventura lo colse. Jussuff, comecchè dall'acerbo dolore del corpo stesse per cadere, sostenuto dal molto più acerbo dell'animo, pose mano alla scimitarra; lo stesso fece Giordano, e già venivano al sangue, se non che i comuni amici frapponendosi li trattenevano, solleciti adesso a impedire le conseguenze di una contesa che avevano, aizzando l'uno contro l'altro, a diletto promossa: certo costoro non dubitavano dovesse uscirne tanto male; ma gli stolti non conoscevano che quando le passioni si muovono, non sanno neppur elleno dove prenderanno a posare, e che non essendo concessa all'uomo la facoltà di moderarle, tutta la nostra sapienza si riduce a non toccarle?
      Menavano l'Amira sanguinoso ai quartieri, e Giovanni Villani racconta95, come i Saraceni, vedutolo così mal concio, e intesane la cagione, tanto sdegno gli ardesse, che tolte le armi corressero addosso ai Cristiani, i quali avendoli ricevuti a visiera calata, ne sorgesse una zuffa fierissima con la peggio dei Saraceni: – la nostra Cronaca però espone che ben essi volevano fare il diavolo e peggio, appiccare il fuoco alla terra, mandare a sangue ogni cosa, e poi ne venisse che cosa poteva venirne; ma lo Amira li trattenne, gridando, – non volere che nessuno fosse sì ardito d'intromettersi nei suoi affari, essere quella privata offesa, e privatamente doversi diffinire; a eterno vituperio gli tornerebbe se altri si mostrasse più pronto di lui stesso a vendicare il suo onore; – si rimanessero; – a chi primo si fosse di un solo passo avanzato avrebbe di propria mano fatto balzare la testa dal busto: – onde, aggiunge la Cronaca, i Saraceni persuasi dall'arringa, in particolare dalla perorazione, consentirono, sebbene di mala voglia, a quetarsi.


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La battaglia di Benevento
Storia del secolo XIII
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze
1852 pagine 699

   





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