Pagina (593/699)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Gli entrati, nulla curando quel primo sconcio, s'inoltrarono menando francamente le mani: – fuggivano i Pugliesi cacciati dalle armi nemiche, e più dalla propria paura, offrendo la immagine di un gregge, al quale facciano i mandriani mutare pastura. Pervenuti sotto il palazzo reale, usciva Manfredi accompagnato dai più valenti Baroni del Regno: cominciò un molto terribile affronto, nè lungamente dubbioso, perchè i fuggitivi, ripreso animo, voltarono faccia, e dettero aspro rincalzo al nemico. Ogni momento più s'ingrossava la gente intorno ai Francesi, che, oggimai disperati di salute, voltarono le spalle a cui le avevano fatte voltare prima; e sì che la fuga non poteva salvarli, e valeva meglio morire per ferite nel petto; ma se la paura si consigliasse con la possibilità dello scampo, vedremmo spesso quei fatti generosi che or pur troppo occorrono rari.
      Il Conte di Provenza, avvisato tosto del caso, però che la Cronaca, quantunque con poca apparenza di vero, racconta come quella imboscata si fosse condotta lui non consapevole, si volse ai Cavalieri che lo circondavano. e favellò breve discorso: "Lasceremo, Messeri, in mano dei nostri nemici i nostri fratelli, perchè furono più valorosi di noi?" – Afferrava la sua pesante mazza d'arme, chè la rimanente armatura per antico costume non deponeva mai quando stava nel campo, e balzò fuori della tenda. Per via narra la fama che dicesse: "O glorioso Barone San Martino di Tours, noi facciamo voto di presentare al vostro santuario un candelliere d'oro massiccio, se ci farete salvare quei nostri virtuosi cavalieri.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La battaglia di Benevento
Storia del secolo XIII
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze
1852 pagine 699

   





Pugliesi Manfredi Baroni Regno Francesi Conte Provenza Cronaca Cavalieri Messeri Afferrava Barone San Martino Tours