Pagina (166/814)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      I tempi di questo racconto non distano tanto da noi, che di simili masserizie chiunque ne avesse vaghezza non possa farne esame nei pubblici musei. Nelle case dei nostri patrizii adesso non se ne vedono più, o rare; però che le abbiano vendute allo straniero. Che cosa non venderebbero essi, i nostri patrizii, se trovassero il compratore? Presso a questo turpe mercato, benedetto... io sto per dire... sì, benedetto il saccheggio dello aborrito nemico! Il soldato ladro non ti porta via la speranza di ricuperare il mal tolto, nè il desiderio di adoperartivi con tutti i nervi; ma lo straniero che ti compra a patto le reliquie paterne ti compra a un punto un brano del tuo cuore, e tu gli vendi un pezzo di patria! La rapina dispone gli animi a libertà ed a vendetta; la vendita volontaria a servitù. Così gli Spartani punivano meno la violenza fatta alla vergine, che la seduzione(58); e rettamente: imperciocchè con la violenza si contamini il corpo, con la seduzione il corpo a un punto e l'anima. Oggi nelle leggi è alla rovescia; prova fra mille, che la materia ha vinto lo spirito, e da per tutto se ne vedono segni manifesti. -
      Ma io torno allo argomento; chè la mia tragedia desidera discorso non di suppellettili, sibbene di anime e di passioni.
     
     
     *

      * *
     
      Don Francesco, con la gentilezza che si addiceva al suo nobile lignaggio, e con la grazia che gli veniva dal suo spirito, accolse i convitati. Eranvi diversi di casa Colonna; eranvi i due Santa Croce, Onofrio principe Dell'Oriolo, e don Paolo di cui fu parlato sul principio di questa storia; eravi monsignore Tesoriere; e poco dopo vennero i cardinali Sforza e Barberini amici, o consorti di casa Cènci, con parecchie altre persone che non rammenta la storia; finalmente, dietro l'ordine del Conte, assisterono donna Lucrezia, Bernardino e Beatrice.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





Spartani Francesco Colonna Santa Croce Onofrio Dell'Oriolo Paolo Tesoriere Sforza Barberini Cènci Conte Lucrezia Bernardino Beatrice