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      E se la morte fisica arriva precoce per gli anni, anche troppo tarda sopraggiunge per le cure rodenti, per le passioni che limano, e per gli occhi diventati ciechi nel contemplare una luce che consuma. Quando poi l'uomo sopravvive a se stesso, che cosa attende dal suo cervello e dal suo cuore? Ahimè! Una congestione, od uno aneurisma.
      Noi siamo morti; ma dentro al nido composto d'odio, di vendetta e di vergogna mette l'ale adesso una generazione di aquile, destinate forse alla vittoria.
      Invero la parola ha seminato abbastanza; ora tocca mietere, alla forza. Il pensiero può dare l'albero della scienza, ma l'albero della vita è per le mani gagliarde; e la libertà è la vita. Cessi una volta la generazione dei sofisti, e sorga la generazione dei guerrieri. I retori non hanno mai combattuto una battaglia. Maledetta la civiltà, che insegna a portare le catene come i monili da eunuchi. Bolzari, Odisseo, Colocotroni, ed altri molti eroi, che strapparono un lembo di terra dalle mani sanguinose del Turco, erano klefti. - Io ritorno alla storia.
      La sconsolata vedova era tratta molto soavemente a casa di donna Luisa Cènci, la quale aveala preceduta insieme ad Olimpio; e con la sagace sollecitudine di cui le donne sole possiedono il tesoro, aveva già fatto apparecchiare il letto, e cera, e olio, e cotone sodo, e altri tali rimedii, che a quei tempi, e forse anche ai nostri, si reputano meglio efficaci per le scottature: mandò eziandio pel cerusico, e per una balia. Questa, per buona ventura, fu rinvenuta nella contrada, e venne subito.


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





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