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      .. Il danaro era sparito.
      Don Cirillo rimase giù curvo della persona, con la predella sollevata, la testa e il collo volti verso Verdiana. Verdiana chiuse gli occhi, e allungò ambedue le braccia con le mani giunte sul capo a sesto acuto: parevano colpiti da catalessi. Così stettero lungo spazio di tempo, senza dire parola, senza battere palpebra. Una molto acerba battaglia si combattè nell'animo di don Cirillo mentre tenne curvata la persona. In quel turbinìo di passioni grande era il dolore della somma perduta, grandissima la maraviglia di vederla sparita, ma fuori di misura più grande il rimorso di averla accettata a condizioni sicuramente non pie. Don Cirillo raddrizzandosi lentamente, parve avere vissuto dieci anni in un minuto: però senza amarezza alcuna disse alla serva.
      - Verdiana mia, voi siete stata profetessa.
      - O meschina me! non avessi mai parlato...
      - E adesso, che cosa ci avanza a fare? - domandò il Curato dandosi della palma aperta sopra la fronte.
      - Rassegnarci ai voleri di Dio...
      - Donna, voi avete parlato una savia parola. - Però, e notatelo bene, Verdiana, qui dentro non ci ha a vedere il demonio. Queste orme polverose per la casa, la finestra che dà su l'orto rotta, e il rumore che stanotte ci ha desti, chiariscono apertamente che qualche ladroncello del vicinato ci ha fatti tristi. Dio gli perdoni, e possano cotesti danari giovargli meglio che a me.
      Ma oh! come l'affanno di queste povere creature toccò il limite estremo quando, scese nella stalla, non rinvennero più neanche Marco!


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





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