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      Tutte le cose mi si mostravano vermiglie: il cielo, i campi e gli animali; i tronchi degli alberi erano colore di rame, e le foglie, lucide di un verde smeraldo, riflettevano pure raggi di sangue: ebbi orrore di me! Fosse una itterizia di sangue! - Ho paura, mormorai; perchè sono solo? Oh avessi qui la compagnia di una creatura vivente per liberarmi dai miei terrori! In questo momento volgo attorno i torbidi sguardi, e vedo apparirmi davanti una sembianza angelica, signora Beatrice, proprio una Madonna staccata dal quadro, e venuta a rallegrare la terra... e poi... sentite... e non vi offendete, veh! meno ch'ella era un po' riarsa dal sole, e della persona di voi più poderosa assai... vi rassomigliava affatto: portava una mezzina sul capo, e veniva a prendere acqua dalla prossima sorgente. Io, senza pensarlo, mi rinvenni su le labbra il salus infirmorum delle litanie. Costei vedendomi vestito da masnadiero, ed armato, non soprastette, nè fece atto alcuno di viltà; e invero, di che cosa doveva ella temere? Contro la rapina la difendeva la povertà, contro la violenza la difendeva un cuore di Lucrezia, e lo stile attraversato alle trecce dei capelli: proseguì il cammino, e quando mi passò davanti, con voce di foglie novelle ventilate dai primi fiati di primavera, mi disse: la Beata Vergine vi consoli! - Non levai la faccia, non risposi; solo voltai gli occhi, e le tenni dietro finchè potei scorgerla. Allora, pensando al modo e al punto in cui mi era comparsa davanti, esclamai: il Signore ha pietà di te!


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





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