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      Incauti! Quante volte vi avrebbe sorpreso il vecchio maligno se io non era! Ultimamente, per la subitaneità del caso, se non potei prevenire monsignore Guido, io lo costrinsi alla fuga perchè ei repugnava abbandonarvi, e gli salvai la vita. Io gli mostrai che sè perdeva, e a voi non poteva dare soccorso: e gli promisi ancora di prendermi cura di voi, e manterrei la promessa, se voi non mi attraversaste; però ho statuito partirmi da casa vostra: - vi entrai per condurre a compimento la mia vendetta, ed ora mi è forza allontanarmi se intendo mandarla ad effetto. Da un lato, voi non volete che vi liberi dal perdutissimo vecchio; e quantunque io non possa renunziarvi la mia vendetta, pure, per rincrescervi meno, non voglio ammazzarlo sotto i vostri occhi; dall'altro considero che questa morte avvenendo qui in casa, il sospetto si aggraverebbe sopra voi innocenti; onde il meglio è che io mi allontani, perchè rimanendo non avvantaggio voi, e nuoccio a me. Signora Beatrice, se io vi supplicassi a conservare memoria di un uomo che non ebbe per voi altri sentimenti che di benevolenza e di ossequio; se vi pregassi a non odiarmi affatto, sarei forse troppo presuntuoso?
      - Io ricorderò che volete uccidermi il padre: - quando sarete lontano penserò che mi potevate difendere, e che mi avete abbandonata. - Deh! lasciate vivere il Conte; i suoi anni sono molti... non lo mandate al giudizio di Dio; aspettate ch'ei ce lo chiami.
      - La vostra voce è potente, ma non vince quella che mi rugge in petto.


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





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