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      Quando dicono voglio, pensano avere fatto tutto. I fili della giustizia vanno tenuti sempre in esercizio; se tu li lasci troppo tempo inoperosi, quando li vuoi adoperare o si strappano perchè fradici, o irrigiditi non molleggiano.
      - Gioia mia, bisogna ad ogni costo tornare in grazia del Vicerè; molto più che ho penetrato come quel tristo del vostro Collaterale s'ingegni supplantarvi con ogni maniera d'industria. L'ultima volta che il Vicerè venne alla vicaria, per maladetta sorte voi eravate uscito, e il Collaterale lo ufficiò fino all'ultimo scalino del palazzo; e quando e' fu per salire in carrozza gli si curvò davanti, come se volesse dirgli con tutta la persona: Serenissimo, mi dia la felicità di mettermi i piedi sul collo piuttostochè sul montatoio". - Cuor mio, se voi foste stato presente questo onore sarebbe toccato a voi, e avreste imparato ad abbassarvi quanto si deve, perchè in questo voi non siete perito tanto che basti.
      - E disse proprio al Vicerè le parole, che mi avete riportato adesso, viscere mie?
      - Gli disse! Così mi parve, dalla lontana, che gli dicesse,
      - Ah! beato lui...
      - E la vegnente domenica, quando incontrai alla messa quella brutta vecchia della sua moglie, mi passò da canto senza salutarmi, - e vidi che mi rideva per ischerno. Dunque, cuor mio, non risparmiate partito alcuno di rientrare in grazia al Vicerè: vuol gente prigione, e voi dategliela su la forca; la desidera impiccata, e voi fategliela trovare in cinque quarti.
      - Che diavolo dite, dolcezza mia?


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





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