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      - Che se il ribaldo merita commiato... via... lanciamolo nella eternità. -
      Ma il pappagallo, o percosso dalla nuovità dell'oggetto, o cruccioso per non vedersi più vezzeggiare, con una beccata trasse la penna di mano al Vicerè.
      - Montezuma non vuole che muoia... o piuttosto Montezuma rimprovera il Vicerè di firmare proposte di morte senza pure esaminare le carte del processo. Il pappagallo ha ragione; il Vicerè torto. Grazie allo avvertimento, Montezuma. Se io fossi re, forse, chi sa? in premio dei lunghi ed onorati servigi, potrebbe darsi che un giorno tu ti trovassi premiato con una immagine di bestia come te; o di santo, e non posso dire come me; o con un bel mazzo di prezzemolo: ma invece, essendo io soltanto vicerè, ti darò un biscotto di Maiorca intero. Io ti rimanderei volentieri per consigliere allo Escuriale onde far conoscere allo Eminentissimo cardinale Zappata, che quanti gli escono di mano pappagalli io glieli rimando consiglieri. -
      Don Pedro con molta accuratezza si pone a leggere, e tuttavia leggendo pensava a quello che fosse da farsi; imperciocchè è fama che il Duca di Ossuna fra le altre sue qualità possedesse quella di dividere contemporaneamente la sua attenzione sopra svariatissimi oggetti, come leggere una cosa, e pensarne un'altra; o pensare al tempo stesso a più cose; o conversare con varie persone udendo senza perdere sillaba, rispondendo a segno, e al punto stesso scrivere dispacci intorno a materie importantissime. Io ho detto facoltà, ma doveva dire vizio; conciossiachè questo abito alteri la virtù intelettuale, siccome il guardare strambo guata la visiva.


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





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