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      .. una sola, che non cambierei col bottone del piviale di gala di Sua Santità; - mi fate celia! Se ne serviva il glorioso imperatore Carlo Quinto nel convento di San Giusto, ed io potei acquistarla da un religioso di santa vita dell'ordine dei Girolamini in baratto del naso di Santo Serapione, devota reliquia conservata ab antiquo in casa dei Grifi. E questa qui, di cui vi credereste voi che fosse fattura? Sentite veh! nientemeno che di Benvenuto Cellini...
      - Mastro Alessandro, avete insaponato la corda? - domanḍ il giudice Luciani infastidito al carnefice, il quale col capo gli rispose di ś.
      - Osservate, continuava il notaro Grifo esaltandosi, il portentoso magistero, e il sottile lavoŕo di niello. E a chi immaginereste voi che fosse appartenuta? Io ve lo diṛ di un tratto. A monsignore Duca di Guisa Enrico lo sfregiato, e la ebbi da certo padre Minore Osservante che a Blois gli diede l'olio santo, quantunque lo rinvenisse già spedito nell'altro mondo con la unzione di cinquanta tra spadate e colpi di alabarda. Adesso vi racconteṛ il modo col quale venni in possessione di tanto tesoro...
      - Lo illustrissimo signor Presidente! - griḍ un usciere spalancando la porta; e tutti, tacendo, si volsero a quella parte donde si affacciava il sole.
      Ulisse Moscati si fece innanzi con passi gravi, e lenti. Cotesto suo incesso non procedeva da burbanzosa jattanza: malgrado il lungo esercizio della sua professione infelicissima, nello accostarsi al banco dei giudici egli erasi sempre mai sentito compreso da ribrezzo.


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





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