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      Vi parrebbe ella logica questa?
      - E tuttavolta nel mondo governa qualche cosa più potente della logica, ed è la convenienza. Io non ricorderò, Eminentissimo, per quanti favori mi chiami legato alla sacra persona di Sua Santità ed alla vostra, nè con quanto zelo io abbia studiato sempre, e studii promuovere, secondo le mie deboli forze, la esaltazione della vostra casa nobilissima: in ciò io adempio un dovere di gratitudine, e basta. Queste cose poi mi piacque toccare brevemente, onde la Eminenza vostra si persuada, che se potrà trovare di leggieri un consiglio più autorevole del mio, non potrà con altrettanta agevolezza trovarne un altro del pari devoto. Or dunque io vo' che sappiate, Eminenza, correre da parecchi giorni qui in Roma una voce, e crescere quotidianamente, la quale dice impossibile cosa essere che Bernardino, giovanetto dodicenne e d'indole mansueta, al parricidio partecipasse; molto meno la fanciulla (e questo non era vero, anzi era vero il contrario) a cui procacciano compassione la fama della sua bellezza, che dicono possedere portentosa, e del valore col quale sostenne i più rigidi esperimenti della giustizia. La calunnia sussurra sommessa di orecchio in orecchio volersi tutti i Cènci avviluppati in una medesima accusa, e per conseguenza nella medesima condanna, perchè s'insidiano gli averi di cotesta cospicua famiglia: ancora fra i nobili reca amarezza inestimabile vedere minacciata di completa distruzione una inclita prosapia, che affermano derivata dai vetustissimi Romani.


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





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