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      - Oh! quanto a questo l'ho fatto avvertire ancora io, si affrettò di rispondere l'Avvocato, che, incominciando a temere di essersi spinto un po' troppo, pensava al mezzo di operare una ritirata onorevole; anzi chiamato, Dio sa da qual parte, un certo risolino, e appuntatolo con li spilli sopra le labbra, continuò: - e non pensate che io mi sia rimasto da farlo capire come merita; però, mosso dalla cognizione dell'alta magnanimità e dello egregio giudizio vostro, io tutto deliberai di significarvi apertamente onde si facciano di quieto, senza strepiti, senza scandalo e pel meglio quelle provvisioni, che pareranno più acconce ai desiderii ed alla giustizia di vostra signoria eminentissima. Per cui a tutti quelli che si mostravano peritosi di venire a informare vostra Eminenza degli umori di questi cervelli romani, io non rifiniva mai di predicare: "O che temete? Voi non conoscete, ignoranti, quanta bontà si annidi nell'ottimo cuore del Cardinale di San Giorgio; quanto lo amor suo; quanto lo zelo per tutto ciò ch'è convenevole e decoroso alla santa sede cattolica, ed alla dignità della sua inclita casata. E confermando col fatto le parole, mi sono risoluto di tenervene proposito io stesso; là onde ora non mi rimane che a supplicare ossequiosamente la umanità vostra a prendere in buona parte questo mio procedimento; ed attendendo meglio allo spirito che me le ha fatte dire, che alle parole com'elle suonano, condonarmi quelle, che, contro la intenzione mia, avessero per avventura potuto sembrarvi libere di soverchio, e temerarie.


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





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