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      Ogni raziocinio è posto in bando: autorità fa legge; sintesi e dogma ti battono alterni colpi sopra il cranio come due fabbri il martello su la incudine. Interrogato un giureconsulto, qual differenza corresse fra legato e fideicommesso, rispondeva: che in quanto a se ei non la sapeva discernere, ma che ci doveva essere; avvegnadio se non ci fosse stata lo Imperatore non avria distinto un atto col nome di legato, e l'altro con quello di fideicommesso! La intelligenza umana intisichita per difetto di luce, si sgomenta e si accascia sul pavimento, rassegnata a cucciare sopra la paglia: pervertito così il senso del retto, il torto e la ragione compaiono accidentalità della forza o della frode, secondochè trionfano o perdono; e il santo ministero della giustizia e della difesa diventa un palio di Siena, dove, purchè prima si giunga, anche le nerbate a traverso la faccia contano. Mentre un curiale con le spalle gobbe, gli occhiali sul naso, al chiarore di una lucerna sfoglia uno scrittore in traccia dell'autorità che valga a sostenere il suo assunto, e la trova; il suo avversario curiale con le spalle gobbe, gli occhiali sul naso, al chiarore di lucerna va squadernando il medesimo scrittore in traccia della dottrina contraria, e la trova. Corre nel fòro un dettato che ammonisce, i dottori aver detto tutto; ed è vero: ma in sofisma, e in errore; e se avessero detto meno, beati gli uomini! - In paragone a questo rovinare giù a scavezzacollo del nostro intelletto, navigare senza bussola egli era andare a nozze; conciossiachè senza bussola si arrivasse tentoni, ma alla fine si arrivasse, e qualche stella schiariva quasi sempre il cammino; - qui poi si precipita irrimediabilmente in perdizione.


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





Imperatore Siena