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      Ora se il sommo Pontefice, fonte di tutta sapienza. e mio signore e vostro, trovò buono non approvare il mio operato, con quanta giustizia voi, per ciò che mi sembra, vogliate lamentarvene, lascio considerarlo a voi nel savissimo vostro intendimento.
      - Nacqui in Roma, crebbi nella curia romana, e voi dovete capire, Eminentissimi, che tutti questi ripieghi tornano affatto inutili per me: - io li conosco. Voi prometteste; e se non eravate da tanto da mantenere, non vi dovevate esporre. Ma no; voi prometteste, e dovete, e potete mantenere. Forse non sa il mondo intero voi essere mente dei consigli pontificali, voi l'Augusto zio preferire al cardinale Aldobrandino, a voi, nepote benemerito, nulla ricusare egli amantissimo? Io ottenni la confessione a patto della difesa, confidando sopra certi argomenti, che or conosco a prova quanto fossero infelici! Diasi, supplico, la difesa agli accusati; altrimenti, sapete che cosa si dirà per Roma? Che furono traditi gl'innocenti, e che nella capitale del mondo cattolico Giuda ha un compagno...
      - Signor Prospero, e voi?...
      - Ed io sono quegli.
      - La vostra mente, signor Avocato, parmi accesa oltre al consueto: - calmatevi... questa esaltazione vi potrebbe nuocere... calmatevi.
      Il Farinaccio non era in istato di sentire il consiglio, e nè la minaccia obliqua compresa in coteste parole; o, se pure la sentì, e' fu come sprone a cavallo sfrenato: per la qual cosa, bollente di sdegno e tutto avvampato nel volto, proseguì:
      - E come potrò calmarmi io? I tempi, e la corruzione universale mi spinsero nel sentiero dei piaceri sregolati, ch'io percorsi senza decoro, è vero, ma anche senza viltà; e qui nel petto serbai sacro un luogo dove si fa sentire la voce di Dio, che mi comanda palesarvi innocenti la Petroni e i Cènci: la signora Beatrice, innocentissima, confessa a istanza mia, per le supplicazioni dei suoi, ed in virtù del medesimo amore, che persuase a Cristo sagrificarsi pel genere umano.


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





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