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      In memoria eterna del fatto. L'anno del Giubbileo 1575.
      (28) Questi miracoli leggemmo riportati nelle gazzette dei nostri tempi: però mentre la fama di quelli operati dalla Madonna di Rimini si mantiene e si spande, si dilegua l'altra della Madonna di Tredozio. Io mi guarderò bene d'ingolfarmi in siffatte materie; e protestandomi parato sempre a ritrattarmi da qualunque opinione mal sonante, non posso astenermi da confessare, che talora sono venuto pensando tra me e me: "Dacchè alla Beata Vergine ha preso vaghezza di operare un miracolo, o non era meglio mandare qualche quattrino a Sua Santità, che ne ha tanto e poi tanto bisogno?" Capisco ottimamente anch'io, che in questi negozii non si può mettere mica la legge in mano ai santi; tuttavolta, favellando umanamente, bisogna convenire, che sarebbe stato più utile per gl'interessi della Chiesa avere scudi, che lacrime. Basta, speriamo sempre: quod differtur non aufertur.
      (29) Queste notizie furono ricavate dal Tesoro Sacro del Cavaliere GIUSEPPE VASI, tomo II.
      (30) Durante la mia prigionia l'arte di mutare vestito ha fatto notabilissimi progressi, e non poteva essere a meno. I sarti, per accomodarsi ai bisogni dei tempi, hanno inventato un vestito che si mette da due parti, ed è diverso il colore: così, laddove prima per mutare casacca bisognava almeno tornare a casa, adesso si può entrare nero nel primo uscio che si para davanti, ed uscirne rosso scarlatto. I sarti, nel presagio dei tempi, hanno fatto quanto Carlo in Francia: il punto sta nel vedere se il giuoco duri.


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





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