Pagina (807/814)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      .
      (140) Sisto V inviò il cardinale Aldobrandino, poi Clemente VIII, in Polonia per la pace, e per rivendicare Massimiliano in libertà; le quali cose tutte gli vennero prosperamente condotte a fine. In cotesto viaggio egli tolse seco, e si valse della opera di Cinzio Passeri nipote ex sorore, che poi creò Cardinale nepote col titolo di San Giorgio. Sisto, per simili geste riputando assai lo Aldobrandino, frequenti volte esclamava "avere trovato alla fine un uomo secondo il suo cuore". LETI, Opera cit. parte II. l. 3.
      (141) "Imputar le si puote un error solo:
      Mangiarmi dall'armario un raveggiolo".
      COTTA, Canzone in morte della Gatta.
      (142) Questa mania di giudicare, e fare con le proprie mani giustizia, e non già sopra le bestie, bensì sopra gli uomini, fu per un tempo esercitata da Giovanni Tina ciabattino, di cui lessi la narrazione minuta nella Raccolta di Novelle antiche e moderne fatta per opera di Robustiano Gironi.
      (143) Le gentildonne, nei tempi che descrivo, non andavano mai sole per le pubbliche vie; bensì con marito, o parente; e, in difetto di questo, accompagnate da un servo di fiducia, il quale dal colore dei suoi abiti distinguevasi col nome di uomo nero.
      (144) Le porte delle prigioni, almeno le principali, costumarono fabbricare basse; e tal'era anche la porta delle carceri di Firenze, oggi demolite, chiamate Stinche. Il BERNI giocondamente la descrive nel suo Capitolo in lode del Debito. Anche adesso non sono andate in disuso, e nelle prigioni umanitarie io le ho notate.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





Sisto V Aldobrandino Clemente VIII Polonia Massimiliano Cinzio Passeri Cardinale San Giorgio Aldobrandino Opera Canzone Gatta Giovanni Tina Raccolta Novelle Robustiano Gironi Firenze Stinche Capitolo Debito