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      ) il regno dei pedanti; avrebbe promosso il pubblico insegnamento lasciato per somma sventura in balķa di uomini per la pił parte ignorantissimi, o tali che balenano su l'orlo estremo della ragione come funambuli sul canapo senza contrappeso... Insomma avrebbe fatto del bene. - Certamente il foglio non procede senza peccati, ed ebbe le sue colpe; ma elle erano cose da perdonarsi, considerando che lo governavano giovani procaci, baldanzosi, e inesperti del mondo; ma non fu bel modo certo quello di correggere figliuoli forse un po' inquieti col dare loro di una mazza sul capo, e distenderli morti.
      Della utilitą del povero foglio mi giovi referire questo soltanto, che, dopo lo scritto intorno le Sepolture di Santo Jacopo le disoneste associazioni cessarono; e che dopo lo scritto intorno ai Merini, i Toscani avvertiti si volsero a questo genere d'industria, e con quale e quanta efficacia lo dica l'Opera recentemente pubblicata sopra le nostre Maremme dal Dottore Antonio Salvagnoli(7).
      E se lo Indicatore Livornese viveva, forse non sarebbero state non che consumate, immaginate le tante insidie alle fortune private all'ombra di bugiarde speculazioni, per cui oggi i capitali inorriditi rifuggono dal concorrere a promuovere le utili imprese; no, il credito nostro non sarebbe andato disperso, non perdute le forze per cui le Consorterie operano monumenti colossali, nč si sarebbero svaligiati i capitalisti sopra i progetti di strade a vapore col mezzo delle azioni e promesse di azioni, come altra volta grassavansi i viaggiatori sopra le pubbliche vie con pistole e tromboni; - no, non avrebbero neanche osato far capolino tali che appartengono alla cittadinanza degli onesti come i panarecci alla mano, o le stincature alle gambe, o..............; lutto della cittą, e vergogna perfino a coloro che non affatto buoni ebbero la incautela di abbassarsi alpunto di accoglierli compagni.


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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze
1847 pagine 469

   





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