Pagina (12/469)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      A questa mia raccomandazione rispondeste: avere commesso immediatamente un quadro, che doveva rappresentare la Morte del duca Alessandro, al mentovato giovane, aprendogli così il campo ad onorare la sua Patria, se stesso, ed anche Voi, che lo avete protetto, - ov'egli faccia, come spero, opera egregia.
      Io desiderava pertanto manifestarvi pubblicamente la mia gratitudine per questo fatto; e, come vedete, colgo la prima occasione che mi viene offerta, intitolando a Voi questo Racconto.
      Accettatelo com'io ve lo mando, cioè non come dimostrazione d'ingegno, ma come testimonianza di animo grato.
      E questa mi sembra una Dedica che io possa fare, e Voi accogliere, senza che ne dobbiamo arrossire ambedue. Addio.
     
      Vostro affezionatissimo amico,
      F. DOM. GUERRAZZI.
     
     
     
     
      VERONICA CYBO.
     
     
      I.
     
      L'autunno è la più mesta stagione dell'anno; - il vespro è l'ora più mesta del giorno: - in quella stagione, in quell'ora, il Sole si avvicina alla sua tomba magnifico a vedersi come il figlio primogenito del Creatore. - Sul mezzogiorno egli tenne raccolti tutti i suoi raggi per vibrarli veementi a suscitare la natura; ma verso sera la vita è sparsa, la virtù diffusa, ed egli adesso si compiace a versare tutto il suo lume per l'emisfero che lo circonda. E la volta dei cieli, abbandonato il manto azzurro, s'indora della luce divina, in quella guisa che il secolo assorbe l'emanazioni della grande anima che lo ha dominato.
      Simile alla Fenice, che si apparecchia il rogo di cinamomo e di mirra, il Sole adorna con mirabile pompa il suo sepolcro.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze
1847 pagine 469

   





Morte Alessandro Patria Racconto Dedica Sole Creatore Fenice Sole