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      - Sorge, - e come quegli uccelli che in andando si aiutano coll'ale, ella tocca appena il pavimento indirizzandosi alla porta della casa.
      Nè desiderio punto minore stringeva certamente lo aspettato, conciossiachè all'aprirsi dell'uscio egli si trovasse in pronto di svilupparsi dal tabarro, e tendere le braccia alla Caterina, ove la povera donna innamorata lasciò cadersi vinta dalla grande forza di amore.
      Godete! - Nato fra speranze, desiderii, e paure, nudrito di amplessi e di baci, sempre è l'amore seguitato dal fastidio, spesso dal pentimento, qualche volta dal rimorso. Godete! - All'amore vostro terrà dietro il castigo; ma nessuno potrà togliervi questi momenti. Potenza umana o divina tenterebbero invano far sì, che essi non sieno stati. Nella miseria, che vi circonderà come una notte senza stelle, la memoria di quei momenti vi sarà un fuoco di Santo Elmo. No, rammentarci del tempo felice nella miseria non è dolore. La gioia, frettolosa pellegrina dell'anima, le lascia in partendo la memoria, e questa di anno in anno si diffonde tanto più cara quanto più si discosta dal suo principio, in quella guisa medesima che nella superficie delle acque percosse tanto più si dilatano le ruote quanto meglio si allontanano dal punto della commozione. - La memoria è quasi un eco del piacere, che forse non tace neanche dentro al sepolcro. Dalla coltre dell'etico, dalla prigione del condannato, la memoria alata trascorre su i campi aperti, e si mesce co' raggi matutini del sole, o si riposa su i calici aperti dei fiori, assorbendone il profumo, o beve la lacrima pianta dalla madre quando benedisse suo figlio, o si diffonde su i labbri della donna amata inebbriandosi di sorriso, o le cadendo sul seno gode a sentirsi balzellare dal palpito di un cuore al quale ella pure rimase estremo, - arcano, - e consacrato conforto.


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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze
1847 pagine 469

   





Caterina Santo Elmo