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      Dapprima venivano accolti come colui che ha veste rossa dal bufalo, ma a poco a poco il sospetto cessava, e consigli proposti accettavano, e facevano bene, perchè davvero essi erano savi.
      Gli Svelti seppero dimostrare per filo e per segno le seguenti cose. - 1º Come persone di molto seguito si fossero persuase che per conseguire fama di oneste bisognasse adoperarsi in benefizio della patria comune: biasimevole l'ozio, la indifferenza peccato; ormai mossi a fare non si sarebbero così di leggieri rimasti, e questi moti comunque impotenti a sovvertire l'ordine stabilito, pure capacissimi a tenerlo agitato; d'altronde le opposizioni tornare sempre moleste, e di grave spesa a guardare; se le rendessero amiche pertanto, non impedissero, anzi le aizzassero ad agitarsi, purchè lo facessero dentro un cerchio determinato. - Occupatele in casa, eglino dissero, e non baderanno alla città; occupatele in città, e non baderanno allo Stato: così questa buona gente che si crede mandata da Dio per riformare il mondo, si troverà ridotta in Riformatori dello Studio di Padova; e sudando a rimestare acqua e sapone, morirà con la gloria di avere empito l'aria con magnifiche bolle. - In secondo luogo gli Svelti avvertirono come dalla istruzione diffusa universalmente era per uscirne pericolo certissimo, mentre all'opposto dalla istruzione ristretta ne sarebbero nati massimi beni. I rimasti privi d'insegnamento ecco astiare gl'istruiti, non comprendendo la ragione per cui abbiano a patire la odiosa esclusiva, e aborrire, siccome quasi sempre avviene, nello effetto sensibile la causa segreta.


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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze
1847 pagine 469

   





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