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      Dio ti avea posta come il cuore nella Europa, perchè tu palpitassi per tutti, ma tu hai impietrito il cuore, e ti sta morto in seno più che Napoleone dentro la cappella degl'Invalidi. - Ma forse non è senza consiglio supremo che ciò succeda, volendo la Provvidenza mostrare nuovamente in te come le nazioni quanto più furono beneficate da lei, tanto più saranno punite del tradito mandato. Se te avessero divisa, e ad ogni brano preposto un duca o marchese, e riempitolo di armi straniere, or che faresti?... Dunque non insultare alla miseria altrui:
     
      Tutti siam rei: le lacrimeSon la miglior preghiera(84).
     
      Ma in te vivono molti nobili figli che non oltraggiano, e stanno pensosi dei propri destini, e conoscono le sventure dei popoli presentare qualche cosa di divino, come le querce tocche dal fulmine: essi meditano il modo per rendere più miti le condizioni umane, ed invocato aiuto dall'alto, quanto sanno meglio si adoperano nella magnanima impresa. E noi ci chiamiamo amici di chiunque abbia viscere di umanità, non dei rigattieri di carità e dei rivenduglioli dell'amore del prossimo. Un giorno, tardo ma certo, saranno mutate le sorti mortali, non per virtù nostra, ma per lo spirito che agita le nuove generazioni. Questo spirito, versato dall'alto di un patibolo sopra la terra, tornerà al cielo coll'ultimo uomo. Nelle procelle del mondo, traverso il turbine delle passioni, Cristo splende, faro divino, per ricondurre i traviati a salvezza. Cristo strinse nei fianchi Attila, e le mani mansuete valsero a rompere i reni del feroce.


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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze
1847 pagine 469

   





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