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      Santo Iacopo piagne, ma siccome il suo capo sta accanto a quello di Cristo, in cui la Madre si affissa, così adempie l'ufficio angoscioso di sorreggere il capo del Maestro, volgendo altrove, per un senso squisito di gentilezza, la faccia, onde la Madre non veda coteste sue lagrime, e ne ricavi argomento di affanno.
      La Maddalena con sottile intendimento sta intenta a considerare i fori sanguinosi che lasciarono i chiodi nel piedi divini, e pare che di questa più che di ogni altra cosa si disperi. Ho detto con sottile intendimento, imperciocchè i dolori comuni volentieri sminuzzino le cause dell'afflizione, mentre i grandi rimangono assorbiti per entro una sintesi di amarezza infinita. Quindi l'anima disposta a consolarsi sta percossa e si lagna delle livide carni, degli spenti occhi, dei capelli bruttati di sangue e simili, mentre all'opposto l'anima per sempre desolata concentra il sentimento in una punta acuta che le toglie il pensiero e la parola.
      Il cuore del vecchio è una coppa da gran tempo vuota o colma dalla mano della sventura. Molte rughe l'angoscia ha già solcato sopra il sembiante di lui: egli non piange, perchè volge ormai lunga stagione ch'ei pianse le ultime sue lagrime; ma ben si comprende come cotesto affanno che soffre, sia l'ultimo peso che farà traboccare la vita nel sepolcro. Nè egli già si duole del sepolcro, perchè da molti anni lo desidera come lo assetato la fonte dell'acqua pura. Quante volte coteste labbra devono aver detto alla fossa: - Tu sei la madre mia!


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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze
1847 pagine 469

   





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