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      Non ci dobbiamo trovare insieme per una eternità? E mi figuro che l'abbia ad essere una cosa ben lunga la eternità; da soddisfare eziandio i meglio indiscreti: poteva dunque soffrire in santa pace che mi trattenessi per un quarto di ora con Orazio fuori della sua presenza, come (e questo le dico senza amarezza alcuna, e nè anche per ombra di rimprovero) vostra signoria potrebbe pure chiamarsi contento, che don Marcantonio ed io avessimo espiato la sua maledizione.... Alfine siamo suoi figliuoli noi, ed ella col suo sangue ci ha generati, e le fummo cari una volta. No? - Ella tentenna il capo, ed accenna di no? Non le pare di avere ancora il suo saldo? Vostra signoria di mala morte li vuole dunque spenti tutti? propriamente tutti? Diavolo! Chi mai ebbe a fare con un uomo tanto inesorabile? Po' poi nè anche vostra signoria fu senza peccato; e mettere in casa Massimi per marchesa una femmina di partito e' fu azione, signor padre, da doverne render conto a Dio ed agli uomini. Se il Signore ha messo sopra la bilancia le nostre colpe, non creda già ch'ei non ci voglia mettere anche quelle di vostra signoria. - ed egli imparzialissimo giudicherà. Vi ha qualche cosa, signor padre, che è troppo più potente della sua maledizione, e questa è la misericordia di Dio, nella quale sciolto adesso dalla nebbia della sciagura e del delitto riposo intera l'anima mia....
      Manco male, che ci si è accomodato!
      - pensava io allontanandomi di costà; però che assistere più a lungo a quel vagellare di uomo sano avrebbe terminato col farmi dar di volta alle girelle anche a me.


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La vendetta paterna - Lettere inedite - Predica del venerdì santo
di Francesco Domenico Guerrazzi
Perino Editore Roma
1888 pagine 162

   





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