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      Cristo, continua la bene incominciata opera. Chi siete voi, ipocriti tristi, che sostenete Dio il gran padre della natura e degli nomini avere scelto un pugno di creature per metterle a parte del regno celeste condannando tutte le altre alla eterna dannazione? Abominevole calunnia! Dio senza volontà del quale non cade un capello dalla testa più umile, Dio che si toglie tanto benevola cura di un passero condannerà alla gehenna del fuoco penace ove sono le grida disperate, il tremore dei denti, migliaia e migliaia di generazioni solo perchè non nacquero dal popolo eletto? Quale presunzione, quale vanità, e peggio ancora quale iniquità è mai questa? La Misericordia infinita ha sì grandi braccia che prende ciò che si rivolge a lei. Dio, Sole dell'universo, diffonde la benedizione dei suoi raggi sopra le cose e sopra gli animali. Gloria, onore, e pace a tutti coloro, qualunque essi sieno, che operano il bene, imperciocchè Dio aborra ogni parzialità di persone: gloria, autem et honor et pax omni operanti bonum. Non est exceptio personarum apud Deum, dice l'Apostolo delle Genti.
      Non ponete l'affetto vostro nelle cose che la tignola rode, e i ladri involano: ponete ogni pensiero a gentile acquisto di fama. La buona rinomanza sopravvive alla morte dell'ottimo cittadino come l'eco armonico dura a scuotere l'aria, cessata la vibrazione della corda, o come il profumo continua a spandersi pel tempio anche dopo la consumazione del grano d'incenso nel turibolo. La fama sola è il sudario di amianto che proserva i defunti dalla corruttela.


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La vendetta paterna - Lettere inedite - Predica del venerdì santo
di Francesco Domenico Guerrazzi
Perino Editore Roma
1888 pagine 162

   





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