Pagina (158/162)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Era il Sarselli tristo, e come tale, considerato quello, che a lungo andare gli poteva intervenire, per armarsi ad ogni colpo di avversa fortuna fece un giorno ai suoi compagni il seguente ragionamento: - Non è dubbio, fratelli, che se i birri non guastassero, quello che abbiamo tra le mani non sarebbe il più bel mestiere del mondo, ma perchè tanto va la gatta al lardo, che cilascia lo zampino; io stimo necessario per regola di buon governo lo andarci preparando a tutti quei travagli, che noi possiamo verosimilmente incontrare per poterci in ogni caso schermire dai pericoli, che portano seco quell'imprese, che noi giornalmente intraprendiamo, e per dichiararmi meglio voglio dire, che non sarebbe gran fatto, che una volta, o alcuno di noi desse nella rete, o parlasse in prigione; in questo caso bisogna darci ad intendere di avere ad essere trattati con quei rigori, che è solita la Giustizia con i delinquenti, e perchè ho sentito dire, che la corda è la regina dei tormenti, et il più comune et usato mezzo del quale la Giustizia ai serve per cavarne dei rei la confessione dei loro delitti, sarei di parere, che noi sperimentassimo una volta in noi medesimi questa sorta di patimento per potere poi in ogni caso resistere, e salvarci, e quando a voi paja di applicare a questo consiglio, e di metterlo ad esecuzione, io ho un luogo assai comodo e facile in casa mia dove se io non voglio non può entrare altri, che me: qui di notte tempo entreremo provvisti degli ordigni necessari, e senza che nessuno possa osservarci eserciteremo le nostre persone in questo cimento.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La vendetta paterna - Lettere inedite - Predica del venerdì santo
di Francesco Domenico Guerrazzi
Perino Editore Roma
1888 pagine 162

   





Sarselli Giustizia Giustizia