Pagina (105/355)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Dev'essere la libertà gaudio divino, dacchè una sembianza di lei o un grido che la chiami bastino a empire di dolcezza un popolo intero. Le campane sonavano a gloria, sulle torri, dai balconi sventolavano le bandiere, le pareti comparivano ornate di drappi stupendi per oro contesto e per seta; di liete voci intorno echeggiava l'aere, i cittadini frequenti per le vie abbracciavansi e piangevano e tutto questo perchè s'invocava il nome della libertà. Si adunarono cento padri di fediglia, i quali, dopo avere dichiarato che repubblicani volevano morire siccome erano nati, elessero dodici cittadini cui diedero balìa di riformare lo stato, fra questi Pietro Cenami, della ruina del Guinigi massima parte, che poi crearono gonfaloniere: ma rei tempi soprastavano a Lucca, la quale non valse a districarsi da guerre infelici e dalla più desolata carestia: bene accolse dentro le sue mura vincitore Nicolò Piccinino e mostrò rallegrarsene come si può per vittoria la quale non ti porta benefizio ed è vinta con armi non nostre; ella abbattè le mura della cittadella Augusta, arnese di tirannide, stimando che distrutto il covo fosse spenta la bestia; i beni dei Guinigi confiscò, scarso compenso dei danni patiti; ai suoi discendenti interdisse la terra, dove sarebbero tornati non figli ma lupi; e poichè tristi cittadini, o per lo effetto dei loro mali pensieri ovvero ad istigazione altrui, non posavano di macchinare in iscapito della repubblica, si restituiva il magistrato per la custodia della libertà ed in danno dello sciagurato Cenami, imperciocchè, detestando gli scapestrati il rigido gonfaloniere, notte tempo entratigli in quattro nella stanza dove ei dormiva dietro la scorta di due anziani colleghi di Pietro che li guidarono, di mille punte lui inerme ferirono e misero a morte.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Vita di Francesco Burlamacchi
di Francesco Domenico Guerrazzi
Casa Editrice Italiana Milano
1868 pagine 355

   





Pietro Cenami Guinigi Lucca Nicolò Piccinino Augusta Guinigi Cenami Pietro