Pagina (231/355)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Voi siete sempre assetati del sangue degli eletti. Con qual fronte voi vi vantate successori degli apostoli e di Gesų Cristo voi che lo spernete nella parola e nelle opere, voi che trucidate i suoi fedeli ministri, voi che costumate come se Dio non fosse in cielo, rendete inutili i suoi precetti sopra la terra, fate forza alla coscienza dei santi? Impertanto dalla vostra sentenza mi appello, e v'intimo, gente sanguinaria e dolosa, a comparire dinanzi al tribunale di Cristo quando i titoli vostri di superbia non abbindoleranno, e quando gli strazi ed i carnefici vostri non atterriranno pių la gente; ed in testimonianza di quanto vi ho detto, ecco vi rendo quando voi mi avete dato." E qui scagliato in terra il torchietto che aveva nelle mani lo spense: forse, anzi di certo, non avria avuto virtų per salvarlo pių mite sermone, tuttavolta e' pare che al Mollio come a Socrate in cotesta occasione premesse meno difendere sč stesso che empire di vergogna i propri giudici; ma co' preti la vergogna č sciupata.
      Pomponio Algeri fu di Nola; studiō a Padova, ingegno sottile e nell'arte critica supremo, se la morte acerba non lo rapiva alla sapienza: tuttavia scolare compose certa operetta breve di mole, di argomentazione potentissima, con la quale si riduce in polvere tutto quanto i curiali romani anfanando ricavano dalle Scritture e dalle decretali in pro' del papa: avesse egli dettato blasfemi contro Dio, rilevava poco, Dio si difende da sč; contro il papa gli era ben altro negozio: faceva pertanto mestiero spegnere cotesto aspide innanzi che crescesse.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Vita di Francesco Burlamacchi
di Francesco Domenico Guerrazzi
Casa Editrice Italiana Milano
1868 pagine 355

   





Gesų Cristo Dio Cristo Mollio Socrate Algeri Nola Padova Scritture Dio Dio