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      Dio non v'ha dato un bel corpo per compiacenze peccaminose, ma perchè serva a sua eterna glorificazione. (La frase era stupida. Cominciavo a impaperarmi. Avevo una gran voglia d'insistere e di domandare particolari più minuti, ma temetti di eccedere. Ci fu un breve silenzio).
      - E sopra il secondo peccato, l'avarizia, avete nulla da dire?
      - No, padre, non mi pare d'esservi caduta.
      - E... e sopra al terzo... Vediamo: siate sincera. Pensate che quel che affidate al tribunale della penitenza rimane segreto, suggellato con sette suggelli, e riflettete che le domande che vi farò non vengono da curiosità indiscreta, ma dalla necessità in cui si trovano i ministri del Signore di pesar bene tutte le circostanze, per conoscere e giudicare la gravità del peccato.
      - Sì, padre; mi accuso di aver . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
      Angeli e ministri di grazia! La contessa non era severa; no, no: era prudente!
      Quando le ebbi data l'assoluzione e i sette salmi penitenziali da dire, scappai, chè mi pareva d'aver le fiamme nelle ossa. Padre Romualdo russava sul mio letto e io cominciai a radermi la barba per presentarmi il domani alla contessa.
      Stetti in città un mese, radunando con la contessa i materiali di una futura confessione. Padre Romualdo l'avrà assolta, ma a me è sempre rimasto un mezzo rimorso. Mi pare che il sorprendere così i segreti di una signora non sia troppo delicato.
      Raccontarveli, poi!
      IN VACANZA4


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Brani di vita
di Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti)
Zanichelli Bologna
1908 pagine 487

   





Romualdo Romualdo