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      Talora, quando la fiumana ingrossa e minaccia gli argini, si studia, si discute, si chiacchiera, e si provvede coi discorsi, coi libri e coi progetti di legge. Nei pericoli urgentissimi, o si reprime duramente o si promette qualche privilegio, appunto a quelli che insorgono contro la compressione e il privilegio; e questi paiono i rimedi più eroici. E il Papa allora grida in latino a questa borghesia che non gli crede "fate la carità poichè lo disse il Vangelo". Ah, buon vecchio, ben altre cose disse il Vangelo e se Cristo venisse a ripeterle per le vie di Roma, troverebbe gli Scribi e i Farisei, Caifa ed Anna che lo terrebbero socialista; e, se la croce non è più di moda, c'è sempre il domicilio coatto. Ah, se il cristianesimo fosse ancora una forza, il Pontefice potrebbe mutar faccia al mondo con una parola, sciogliendo l'antico problema dell'usura nel senso più rigido. Frutti il lavoro e non il denaro. Ma tornare alle massime dei Santi non torna conto e l'obolo non frutterebbe e i preti e i frati dovrebbero lavorare, quod Deus avertat! Intanto Chiesa e borghesia possono risparmiare i pannicelli caldi, le encicliche, i trattati, le orazioni e i progetti di legge. Nulla e nessuno potrà fermare la terra e togliere l'avvicendarsi dei giorni; e anche quello del rendiconto deve spuntare.
      E sarà un brutto giorno per la classe che ora regna e governa. Al suo attivo troveremo i progressi di quelle parti della scienza i cui trovati possono esser oggetto di un brevetto, di una accomandita, insomma di un guadagno; telegrafi, ferrovie ecc., tutta la scienza applicata all'industria che la rabbia dell'arricchire fece veramente gigante.


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Brani di vita
di Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti)
Zanichelli Bologna
1908 pagine 487

   





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