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      Chi ha due razioni ne ceda una e non si può dare ai laboriosi senza torre agli oziosi. È strano che ci sia ancora chi pensa e fantastica di rimediare agli abusi negativi senza distruggere i positivi, architettando sistemi per far trovare uno scudo in una mano senza toglierlo da un'altra. Certo, tra i portabandiera dei socialisti ci sono i furbi che aspirano solo a diventar borghesi e vorrebbero le due razioni per loro; ma l'indegnità degli avvocati non guasta la santità della causa. Ma poi, che avverrà? L'istinto del cessare il male presente spinge le masse alla demolizione delle Bastiglie borghesi. I fati conducono i volenti e trascinano i nolenti, talchè vano è sperare in lente evoluzioni o placidi tramonti. Come i più non insorgeranno quando della insurrezione sono chiare la giustizia e l'utilità? Manca per ora al socialismo il concorso più largo della donna, indispensabile alla costituzione di una società nuova; ma quando le madri saranno socialiste, i figli si faranno Carabinieri? Ora sentiamo il muggito lontano della fiumana che lenta, inesorabile si avvicina. Fra poco sarà qui e al bagliore livido dei lampi, tra lo schianto delle saette, squarcerà gli argini, invaderà i campi, rovescerà le case e le ville, trascinando tutto nel suo vortice, i cespi di rose e le querce secolari. Non riparo di fuga, non speranza di scampo; e le acque torbide deporranno nel fondo il limo fertile per le colture dell'avvenire. La terra, ampio maggese, accumulerà nuove forze e rinasceranno più ricche le messi, gli alberi, e i fiori.


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Brani di vita
di Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti)
Zanichelli Bologna
1908 pagine 487

   





Bastiglie Carabinieri