Pagina (209/487)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      La conclusione di tutto questo fu che mi punirono colla privazione della cena, e l'infelice debutto mi disamorò dal teatro.
      Non ho mai più calcato le tavole del palcoscenico, e l'arte filodrammatica fece così una perdita irreparabile!
      IN SOGNOTutti sanno quanto sono giocondi i sogni dell'amore felice, altrettanto sono tormentati quelli della digestione laboriosa; ed io digeriva la cena di Natale.
      Mi pareva di essere nel bugigattolo qui accanto, dove rivelo le fotografie coll'aiuto di un fioco lumicino rosso, e di lavorare impazientemente intorno a certe negative che non mi davano un segno. Ma l'angoscia maggiore non me la davano le lastre renitenti, bensì la coscienza imprecisa, ma sicura, che l'agente delle tasse mi spiasse. Frugavo coll'occhio attento tutte le fessure ed i buchi, ascoltavo tutti i rumori sommessi e quasi impercettibili, ma non vedevo niente, non sentivo niente; eppure ero sicuro che l'agente mi guardava ostinatamente.
      Ad un tratto l'imagine cominciò ad apparire sulla lastra; ma non la solita imagine nera. Apparivano distinti i colori complementari e si capiva bene che stampando sopra una carta al bromuro trattata collo stesso bagno, sarebbero apparsi i colori normali e desiderati. La fotografia colorita direttamente dalla natura era trovata. Spezzai la lastra e gettai il bagno, perchè l'occhio che mi spiava non indovinasse; ma avevo paura.
      Bisognava fuggire subito, correre fuori d'Italia per rendere utile a me ed agli altri il segreto. Qui, non appena ne avessi cominciato l'industria, ero troppo certo che l'agente l'avrebbe soffocata e strozzata colle sue tasse.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Brani di vita
di Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti)
Zanichelli Bologna
1908 pagine 487

   





Natale Italia