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      Quando egli ebbe vinto la sua battaglia e sotto il suo terribile j'accuse ebber curvato il capo i più possenti artefici della menzogna, la calunnia accorse alla riscossa. Di che accusarlo? Di venalità? Ma egli era ricco! Di cercare una malsana celebrità? Ma il suo nome era illustre fino nei più remoti angoli del mondo! La sua vita e quella de' suoi era illibata. Da che parte dunque ferirlo?
      Si frugò nei segreti archivi e si fabbricò una lettera di un colonnello Combes che accusava il padre del romanziere e lo accusava di peculato. Calunnia iniqua ed ingenerosa perchè, se anche l'accusa avesse risposto alla verità, di che era colpevole il figlio?
      Ma il figlio non si quetò e volle vedere in faccia l'accusa. Ottenne a gran fatica di poter guardare le carte accusatrici, ma il disordine loro, le tracce di recenti manomissioni accrebbero in lui il dubbio. Il colonnello Henry, che aveva falsificato i documenti del processo Dreyfus, s'era fatta giustizia segandosi la gola col rasoio. Il falso era dunque probabile: ma come provarlo senza termini di confronto? E il confronto con altre scritture del Combes era negato dagli archivi militari. Bisognava cercar altrove.
      Nel gennaio del 1900 una persona che mi onoro di conoscere, mi scrisse: il Combes era colonnello nel corpo di spedizione francese che occupò Ancona nel 1832. Forse in quegli Archivi potrebbe trovarsi il documento di confronto; ma la ricerca deve essere prudente. Non si sa mai!
      Non volli confidare ad altri il piccolo segreto e partii in una notte fredda e fangosa, ben contento di render servigio a chi me lo chiedeva ed al Zola.


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Brani di vita
di Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti)
Zanichelli Bologna
1908 pagine 487

   





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