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      E se non ci sono ragioni private, da che mosse dunque la presunta offesa? E se cacciate la politica, dove e come potete trovare la spiegazione del fatto? E se non risalite a più alti intenti, a più impersonali concetti di difesa politica e sociale, come troverete la causale di un preteso delitto tra due privati che non hanno intime e personali questioni tra loro? Nego la colpa, ma se per dannata ipotesi dovesse ammettersi, o perchè, come colpa politica e non personale, non dovrebbe beneficiare della discriminante dell'animus defendendi? Ma nemmeno ho bisogno della discriminante perchè credo di dimostrare che non ci fu colpa. Solo ricordo che non è giusto, non è ragionevole, il voler proscrivere e negare ogni allusione alle cause politiche, dalle quali è provato che scaturì il presente processo.
      Ma tutto questo mi ha fatto perdere di vista il discorso dell'avv. Nasi, il quale, per verità, fu assai misurato sul conto mio, tanto nell'estensione che nell'impeto e finì col riprendermi di due cose; la prima dell'aver scritto l'opuscolo noto, a' miei danni: la seconda di seguitare a punger coi versi il Vescovo Cantagalli.
      Pel primo capo, rispondo ch'egli ha ragione mille volte. Dimenticai che, se cinque righe di scritto in mani abili bastano a far condannare un infelice, io ne offrivo più che mille e dugento a meglio che una dozzina di avvocati! E infatti tutti lavoraron di forbici su quel povero opuscolo, levandone i pezzi che facevan più comodo e cucinandoli in tutte le salse; poi, quando se ne furono serviti a modo loro, mi rimproverarono di averlo scritto.


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Brani di vita
di Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti)
Zanichelli Bologna
1908 pagine 487

   





Vescovo Cantagalli