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      Ha tutte le ragioni di cantare e canta! Diceva l'Avv. Nasi «Ora il Guerrini lasci un po' cantare anche il Codice». Qual Codice? Quello dei galantuomini che scoprono il viso e pagano di persona? Lo ricordi al Vescovo e non a me. Quello che egli mi brandiva contro per attanagliarmi tra due articoli? Ma sono i Giudici che lo debbono far cantare, e lo dica ai Giudici non a me.
      E così, dopo una replica calda e generosa dell'on. Tassi per la Difesa, la discussione ebbe termine.
      LA SENTENZALa severità delle pene era preveduta fino dagli esordi del processo, ma restava la curiosità di conoscere la motivazione. Si disse che il Presidente non volesse saperne o che, per altre sue valide ragioni, non si credesse al caso di motivare una sentenza importante e delicata. Si disse che il Giudice solito a portare questa croce, questa volta nicchiasse e non cedesse che di mala voglia e dietro instanze replicate. Comunque, almeno per quel che riguarda me, la sentenza mostra chiaro che si tirò via, tanto per sbrigarsene. Infatti vi sono ripetute le parole e le citazioni dell'Avv. Nasi, fino alla deplorazione del mio opuscolo (che meglio avrebbe fatto a non scrivere) e le chiose fantastiche dell'illustre Avvocato Capretti che sostituiscono il mio testo. E della poca diligenza che presiedette alla compilazione di alcune cose discorse dalla Parte Civile, mi contento di questo esempio:
      «L'essenza di essa (l'ingiuria) consiste in un contenuto offensivo esplicantesi in espressioni oltraggiose, parole di disprezzo od invettive che non contengono alcun che di determinato nell'imputazione».


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Brani di vita
di Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti)
Zanichelli Bologna
1908 pagine 487

   





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