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      Speri tu nella eloquenzia tua? Maggiore sono le tue sceleratezze che si possino scusare o negare. Speri tu di potere allegare qualche beneficio fatto a questa città? Oh tu sei uno esemplo di tutti e' mali che può fare uno cittadino alla patria. Speri tu nella nostra buona natura, nella dolcezza di questo popolo e di questi giudici? Troppo sono fresche le ingiurie che tu hai fatto in universale ed in particulare a tutti; troppo sono grande a dimenticarsele; troppo è el pericolo ed el danno che s'arebbe del perdonarti. Nessuno è di questi giudici, nessuno è in tanto concorso e moltitudine d'uomini che non sia stato atrocemente offeso da te o per te; a chi saccheggiata la roba, a chi abruciata la casa, chi fatto prigione, chi tormentato; quelli che hanno patito manco, hanno per e' furti e rapine tue pagato tanto di gravezza, che è bisognato o che patischino nelle cose necessarie, o che consumino el capitale che avevano disegnato per le dote delle figliuole, o che vi provedino con stocchi e trabalzi. Dirai che speri ne' danari e mezzi tuoi? So bene che hai rubato tanto che aresti modo a corrompere dieci giudici, dua città intere, ma sono giudici troppo buoni, troppo integri, troppo amatori della libertà; cognoscono quello che non hai cognosciuto tu, quanto più vale l'onore che e' danari.
      Speri tu impaurirgli o spaventargli? Ti veggo bene el volto pieno di audacia, ti veggo pieno tutto di superbia e di stizza; ti pare avere gli eserciti teco, ti pare che abbiamo tuttavia paura che tu non ci dia un altro sacco.


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Consolatoria, Accusatoria, Defensoria
di Francesco Guicciardini
pagine 130