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      Ricordomi io ancora quasi fanciullo levarsi uno grido adosso a Piero Soderini, che andò tanto innanzi che insino allo uscio di casa gli furono dipinti molti improperi; nondimeno perché non aveva fondamento cadde da se medesimo in terra in capo di poche settimane, e lui, innanzi che passassi uno anno, fu fatto con grandissimo favore gonfaloniere a vita.
      Potrei allegare questi ed infiniti altri esempli, ma è superfluo, giudici, alla sapienzia vostra la quale per se medesima è capacissima che altra cosa è una calunnia, altra una imputazione vera. Questa ha principio, ha autore certo, ha chiarezza, ha particulari de' modi e de' tempi; vedesi la origine sua, vedesi el progresso, veggonsi e'mezzi, non si può tanto occultare che si spenga, non tanto negare che non appaia, e quanto più va innanzi col tempo, tanto più si fonda e si ferma; quella non ha capo, non ha principio alcuno certo, non si vede la fonte, né si sa lo autore; è varia e confusa, non distingue tempi, non modi; non sa dire altro che dire: ha rubato; dimandato che, come o quando, tanto ne sa uno quanto uno che venga di Egitto; quanto più si cerca manco si truova; quanto più si vuole scuoprire tanto più diventa incerta; el tempo da se stesso la consuma e la riduce in termine che alla fine chi l'ha creduta si vergogna di se medesimo d'averla creduta. Vediamo ora di che sorte è la nostra, e giudicate, giudici, se io sono degno di odio o se io merito compassione.
      È el primo capo della accusazione che io ho rubato somma infinita di danari, e per potergli rubare, ho concesso a' soldati nostri a sacco questo paese: peccato sanza dubio sì grande, sì enorme e sì orribile che tutte le arte di che è stata piena la orazione dello accusatore, tutte le esclamazione che ha fatto, ancora che siano state sì veementi e terribile, non sarebbono bastate a dimostrare una minima parte della gravezza sua.


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Consolatoria, Accusatoria, Defensoria
di Francesco Guicciardini
pagine 130

   





Piero Soderini Egitto